DOMARE IL DRAGO

Mondadori (2018)

Domare il drago è uscito per Mondadori nel 2018, è il metodo che da oltre dieci anni Isabella Leardini porta nelle scuole di tutta italia, offrendo la poesia come potente strumento conoscitivo. Un percorso che parte dal silenzio e arriva alla forma compiuta del manoscritto, attraverso il lavoro sul testo come ricerca della propria voce. Storie e versi di tanti giovani si intrecciano alle parole dei grandi poeti di ogni tempo che hanno riflettuto sul mistero della scrittura.
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Tutto il libro è una dimensione dello spazio-tempo in cui Isabella Leardini ha abitato e abita, conscia dell’inesauribile possibilità di scoprire legami e parole esatte, musiche e partiture di una sinfonia vastissima, dove le voci dei poeti del passato e quelle dei poeti del presente si corrispondono. Così le giovani voci di apprendisti - Ivonne, Sofia, Federica, Linda, Dea, Giulia, Leo, Teddy, Ivan, Anna, Elisa, Gabriel, Sara, Luca, Letizia, Matilde, Ilaria, Francesca, Angelica, tutti quelli che compaiono in queste pagine - imparano un “tu” e un “io” misurati nell’altezza. Nessuno toglierà loro la solitudine, ma avranno sfiorato, se non toccato, l’arte della metamorfosi che è il grande dono della poesia, anche quando non ricambia, con il suo inestimabile premio, chi aspira a essere poeta.
Rosita Copioli

Questi ragazzi i cui nomi ricorrono in pagine strutturate e dense sono, e la Leardini lo sa, i veri protagonisti del libro. La poesia per loro (e per la loro sorella maggiore, che non esita a mettersi a nudo) è un modo per uscire dalla paura di vivere. Un modo per toccare e ammansire il drago, per ri-conoscersi in una luce diversa da quella che fino a poco prima tiene bloccati o addirittura impietriti tra le ombre. Un libro per educatori, per poeti e per insegnanti. Un libro che riporta con dolce violenza la letteratura dalla parte della vita, specie della vita fragile. Ne viene un libro addirittura abbondante, dove il percorso dei "sette sì", il passaggio nel bosco illustrato con metafore che la Leardini da vera poetessa sa cogliere in mille ambiti del vivente, dai giochi alla natura, e la rilettura di miti classici, offrono materia ricca non solo a chi di poesia si occupa ma anche a chi si vuole occupare di educazione e di lavoro con i giovani. 
Davide Rondoni

Quando iniziai a leggere questo libro sapevo già a cosa stavo andando incontro perché l'anno scorso ho partecipato al laboratorio di poesia e ho assistito alla sua nascita e a quella del drago. Leggendolo mi accorgo di come Isabella abbia saputo raccontare in modo imprevedibile un po' di ognuno di noi. Ricordo che quando avevo iniziato il laboratorio ero fortemente colpita dalle sue parole, le stesse che ora si trovano nelle pagine di questo libro. All'inizio ero diffidente, avevo paura di fidarmi di lei non sapevo la sua storia, non sapevo chi fosse. Avevo paura che i miei segreti non sarebbero stati ben custoditi. Poi nelle sue parole, nelle sue immagini iniziai a riconoscere il suo volto e imparai a fidarmi. Vi assicuro che mai me ne pentirò. È quindi questo che vi consiglio di fare: fidatevi, fatevi accompagnare da lei dentro il bosco, nella giungla, fatevi accompagnare a sfiorare il vostro nodo. Fidatevi quando vi dirá "specchiatevi a lungo" o quando vi consiglierà di camminare anche dentro una stanza. Fatevi accompagnare nelle vostre strade più buie dove lei vi farà luce ma non si azzarderà a toccarvi fino a quel punto: vi rispetterà sempre. Vi porterà ad andare a fondo, a stare mesi e mesi ad aspettare la parola giusta. Tuffatevi in queste pagine, sarà un viaggio straordinario all'interno di voi stessi, imparerete a far vivere le parole abbozzate e spente. Alla fine dominerete il vostro Drago. Questo libro non va semplicemente letto, è una direzione, un cammino. Non credevo che mi sarei emozionata tanto leggendo Domare il drago, queste pagine sono una dedica a tutti i ragazzi del corso e a tutti quelli come noi che ancora si nascondono.
Matilde M.

 

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