Isabella Leardini è nata a Rimini nel 1978, nel 2002 ha vinto la sezione inediti del Premio Montale con i testi in seguito inclusi nel suo primo libro La coinquilina scalza, uscito nel 2004 con prefazione di Milo De Angelis nella collana Niebo, da lui diretta per le edizioni La vita felice. Ristampato numerose volte il libro è uscito anche in Spagna nel 2017, con traduzione di Juan Carlos Reche e Paola Patrizi (La Isla de Siltolà). Alcuni versi da La coinquilina scalza sono citati da Vasco Brondi negli album de Le luci della centrale elettrica. Nel 2017 è uscita per Donzelli Editore la raccolta Una stagione d’aria, Premio Città di Arenzano e finalista Premio Camaiore, Castello di Villalta e Onor D'Agobbio. E’ compresa in numerose antologie italiane e internazionali, tra cui Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi, 2012) a cura di Giovanna Rosadini, Poesie Italiane 2017 scelte da Roberto Galaverni (eIliot, 2017), Il miele del silenzio, a cura di Giancarlo Pontiggia (Interlinea, 2009), Les Poètes de la Méditerranée (Gallimard, 2010) con traduzione di Jean Baptiste Para, Esplendor en las sombras. ( Huesos de Jibia, Buenos Aires, 2015) con traduzione di Maria Cecilia Micetich e Elena Tardonato Faliere, Grand Tour. Reisen durch die junge Lyrik Europas, a cura di Federico Italiano e Jan Wagner (Hanser, 2019).
Nel 2023 ha curato per Vallecchi Firenze l'antologia Costellazione Parallela. Poetesse italiane del Novecento. Tiene laboratori e workshop di poesia in tutta Italia con il metodo edito nel suo saggio Domare il drago (Mondadori, 2018). Insegna scrittura creativa all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Dirige il Centro di Poesia Contemporanea dell'Università di Bologna e le collane di poesia di Vallecchi Editore (www.vallecchipoesia.it). Con l'artista Giovanni Turria cura le edizioni d'arte Print & Poetry. Ha fondato e diretto per diciassette anni il Festival Parco Poesia.
(foto di Daniele Ferroni)